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La sella da equitazione è l’accessorio più costoso tra tutta l’attrezzatura da equitazione. Il prezzo elevato è dovuto ai materiali utilizzati e alla sua lavorazione, spesso realizzata da artigiani specializzati. Il materiale principale che costituisce la sella da equitazione è il "cuoio", che deve essere di ottima qualità in quanto la sella, nel corso degli anni, è sottoposta a numerosi maltrattamenti.
Il materiale alternativo economico è il “cuoio sintetico”, rivestito con materiali come il PVC. Con questa tipologia di materiale si riuscirebbe ad abbattere di tanto il costo della sella, ma di certo nessun cavaliere di livello utilizzerebbe una sella rivestita con materiali sintetici.
La struttura della sella si chiama arcione. Tradizionalmente l’arcione è in legno. Oggi viene anche costruito interamente o con parti in acciaio, per le sue caratteristiche di resistenza. In questa maniera si aumenta notevolmente la resistenza della sella, soprattutto per chi tende a maltrattare un po’ la propria attrezzatura da equitazione. La caduta della sella può infatti causare la rottura dell’arcione in legno. Naturalmente l’acciaio fa aumentare il peso della sella, riducendone l’elasticità e facendola diventare meno prestazionale.
La sperimentazione è comunque continua e sul mercato si trovano selle con arcione anche in altri materiali. Si trovano sul mercato selle con arcioni in fibra di carbonio, che assicura leggerezza ed indeformabilità. Nonostante i progressi tecnologici e l’utilizzo di diversi materiali, l’arcione in legno risulta sempre la scelta migliore.
E' molto importante imparare a sellare e dissellare il cavallo in maniera corretta per non rischiare di provocare al cavallo paure e rifiuti. Sbagliando queste due procedure è possibile provocare delle fiaccature dolorose al cavallo, piaghe provocate dallo sfregamento ripetuto di alcune parti della sella sulla pelle del cavallo, o ferite. Il sottosella dovrà essere sempre pulito e la sella della forma adatta alla schiena del cavallo.
Posizionarsi sul lato sinistro del cavallo prendendo il sottosella con due mani e facendolo annusare al cavallo per rassicurarlo. Successivamente posizioniarlo sulla schiena oltre il garrese per poi farlo scivolare indietro fino a metà spalla.
La sella la preparata in modo che il sottopancia sia sul seggio e bloccato con la staffa sinistra infilata nel pomo. La sella va appoggiata delicatamente sul dorso del cavallo. Sarà importante controllare che non siano presenti pieghe nel sottosella. Spostarsi, successivamente, sul lato destro sganciando la staffa dal pomo e la cinghia del sottopancia posizionionandola sul fianco del cavallo.
Si ripassa sul lato sinistro, si aggancia la staffa sul pomo, si srotola la cinghia e si aggancia il
sottopancia passando due volte la cinghia del sottopancia nell’anello della sella. Si tira, poi, quel tanto
che basta per tenerla a posto. Facciamo fare al cavallo qualche passo prima di tirare di nuovo la sella
fino ad aver raggiunto la giusta tensione.
La cinghia va tirata in tre volte prima di salire a cavallo.
Si allenta la cinghia del sottopancia in modo graduale per fare in modo che il cavallo riprenda fiato
dopo lo sforzo espandendo il torace e facendolo, successivamente, passeggiare per far tornare la
circolazione sanguigna normale nelle aree sottoposte alla pressione della cinghia.
In caso contrario potrebbero comparire gli “alzoni”, edemi sottocutanei provocati dall’afflusso improvviso di
sangue.
Si lega il cavallo, si slega la cinghia e la si fissa all’anello della sella ordinatamente a modo di
cravatta così sarà pronta per la prossima volta.
Si torna sul lato destro e si aggancia il sottopancia alla sella, appoggiandolo sul seggio e blocchandolo
con la staffa. Si ritorna a sinistra del cavallo. Sella e sottosella vengono tolti delicatamente
facendoli scivolare sul fianco del cavallo verso di noi.
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